ATTENZIONE!

Hai mai pensato veramente al tuo benessere?

Cosmetica: un’industria da 532 bilioni di dollari e con un trend in continua crescita. Vogliamo essere belli, giovani per sempre, ma tutto questo ha un costo in termini economici, sociali ed ambientali. Con le nostre scelte possiamo limitare questo impatto negativo, purtroppo ancora poco conosciuto. Nonostante la dimensione gigante del problema, nel nostro piccolo abbiamo il dovere di comprare responsabilmente.

Scegliendo aziende che si impegnano nella riqualificazione ambientale e che hanno un sistema di tracciamento per l’approvvigionamento delle materie prime.

Un settore che devasta il Pianeta

Se pensiamo all’inquinamento ci vengono subito in mente il petrolio, le auto, la deforestazione, gli allevamenti intensivi, ma pochi pensano all’industria dei cosmetici. Influencer, canali social, mass media: siamo inondati continuamente da messaggi di bellezza, di apparenza, non vogliamo invecchiare e per questo spendiamo tonnellate di soldi, ma ignoriamo gli effetti sull’ambiente. Ancor meno conosciamo l’impatto sociale di questa fiorente industria. L’industria della bellezza produce miliardi di unità di imballaggio non riciclabili: solo nel 2018, sono stati registrati circa 120 miliardi di involucri in materiale plastico ad alto impatto ambientale, un universo sommerso fatto di plastiche che, nella peggiore delle ipotesi, finiscono nei nostri oceani danneggiando irrimediabilmente l’ecosistema. Oltre al danno rappresentato dalle confezioni monouso, infatti, c’è infatti un nemico molto più insidioso: le microplastiche. Pochi sanno che all’interno di dentifrici, scrub per il corpo, creme, ci sono delle piccole sfere plastiche più piccole di un granello di sabbia che sono una delle componenti principali del brodo di microplastica che purtroppo soffoca i nostri mari. Purtroppo, l’impatto dell’industria della bellezza non finisce qui perché non possiamo non menzionare il business dietro l’approvvigionamento delle materie prime utilizzate. Ancora più esiguo è il numero di quanti sanno che un quarto della produzione mondiale di mica (uno dei principali minerali usati nell’industria cosmetica) proviene dall’India, tratto da miniere per il 90% illegali che impiegano una gran quantità di lavoro minorile.

Perché scegliere la cosmesi del
Commercio Equo e Solidale?

• Paga un prezzo equo ai produttori
• Assicura trasparenza e responsabilità in tutte le fasi del processo
• Sceglie ingredienti (come l’olio di argan, il burro di karitè, il burro di cacao, l’olio di cocco, ecc.) la cui provenienza è tracciata, prodotti da piccole realtà contadine con cui si attivano progetti di cooperazione

Perché scegliere la cosmesi del
Commercio Equo e Solidale?

• Garantisce l’accesso dei produttori al mercato e continuità nelle relazioni commerciali
• Assicura il rispetto dei diritti dei lavoratori e dell’infanzia
• Rispetta l’ambiente utilizzando materie prime naturali e biologiche, privilegiando processi di produzione a basso impatto ambientale

Fonti: Keep the planet, nonsoloambiente.it, Zero Waste Week, Gala Cosmetici, Altromercato