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Le banane non sono buone per tutti

Le banane sono il frutto più commercializzato al mondo e il valore delle esportazioni è stato stimato in 8 miliardi di dollari. Un frutto entrato nella nostra vita quotidiana tanto che ogni anno ne vengono prodotte 105 milioni di tonnellate, 600 mila tonnellate consumate solo in Italia.

L’industria delle banane è tra quelle più inquinanti a livello globale a causa di un uso indiscriminato di sostanze chimiche che contaminano i suoli e le risorse idriche e hanno effetti devastanti sui lavoratori.

Un frutto dolce solo per chi lo consuma

Oltre ad un enorme impatto ambientale, la produzione di banane è anche causa di gravi problematiche sociali. I lavoratori non godono di alcuna tutela dei diritti, lavorano a giornata senza alcuna garanzia contrattuale. Inoltre, i grandi proprietari di piantagioni e le multinazionali mettono in atto una serie di tattiche antisindacali. I lavoratori sono sottoposti quotidianamente a terribili condizioni di lavoro e sono esposti ai prodotti chimici tossici utilizzati nella coltivazione.

Perché scegliere le banane del
Commercio Equo e Solidale?

• Paga un prezzo equo ai produttori
• Fornisce ai produttori un prefinanziamento per sostenere i costi di produzione
• Garantisce l’accesso dei produttori al mercato e continuità nelle relazioni commerciali
• Favorisce l’importazione diretta evitando forme di intermediazione speculativa
• Assicura trasparenza e responsabilità in tutte le fasi del processo

Perché scegliere le banane del
Commercio Equo e Solidale?

• Investe i guadagni in progetti di sviluppo sociale nelle comunità dei produttori
• Assicura il rispetto dei diritti dei lavoratori e dell’infanzia
• Rispetta l’ambiente sostenendo la conservazione della biodiversità e del suolo, rifiutando la coltivazione intensiva e bandendo le sostanze chimiche nocive.

Fonti: Altromercato, Make Fruit Fair, Bananalink, FAI, Dossier Casco bene