ATTENZIONE!

Un prodotto made in Italy simbolo di sfruttamento

La filiera agricola italiana è purtroppo caratterizzata da una fortissima irregolarità e un grave sfruttamento. Il tasso di irregolarità sfiora il 60%, i lavoratori agricoli irregolari sono circa 430mila, l’80% stranieri e almeno 100.000 sono vittime di sfruttamento!

Secondo il Quarto Rapporto Agromafie e Caporalato dell’Osservatorio Placido Rizzotto Flai Cgil, il business del lavoro irregolare e del caporalato in agricoltura vale 4,8 miliardi di euro!

Un’agricoltura insana

Il settore agricolo italiano, da sempre fiore all’occhiello per i nostri prodotti made in Italy si è gravemente ammalato. Le condizioni dei lavoratori agricoli impegnati nei campi di pomodori, olive e tanti altri prodotti sono drammatiche e lo sfruttamento è alla base dell’intero settore: nessuna tutela e nessun diritto garantito dai contratti, turni massacranti che arrivano anche a superare le 12 ore al giorno, retribuzioni da fame inferiori di circa il 50% di quanto previsto dai CCNL e CPL. Nei casi più gravi, soprattutto a danno dei migranti, il salario percepito è di 1€ l’ora.

Perché scegliere la passata di pomodoro del
Commercio Equo e Solidale?

• Paga un prezzo equo ai produttori
• Tutti i lavoratori sono assunti regolarmente
• La filiera è completamente caporalato free
• Recupera aree ad alto rischio di sfruttamento, della terra e del lavoro

Perché scegliere la passata di pomodoro del
Commercio Equo e Solidale?

• Persegue lo sviluppo sostenibile
• Predilige l’agricoltura biologica
• Rispetta l’ambiente e il ciclo naturale della terra
• Assicura il rispetto dei diritti dei lavoratori e dell’infanzia

Fonti: Altromercato. Rapporto Ispettorato Nazionale del Lavoro 2019, Oxfam, Osservatorio Placido Rizzotto Flai Cgil